Quest’anno ha segnato il centenario dell’anime – 100 anni di animazione dal Giappone per deliziare e affascinare i fan. È difficile immaginare che l’animazione delle ombre fantoccio e le ricreazioni in stop-motion del Giappone abbiano portato alla comunità che abbiamo oggi, piena di folli danzanti, vampiri ed epiche fantasy.
L’Association of Japanese Animations (AJA) ha celebrato quest’anno l’anniversario dell’anime con un festival cinematografico e una speciale sigla.
L’organizzazione ha realizzato un video retrospettivo che racconta i primi giorni degli anime ai suoi successi attuali.
Le opere presenti spaziano diversi generi e argomenti: dalla scienza alla robotica (Astro Boy, 1963; Gigantor, 1962; Cyborg 009, 1966; Speed Racer, 1967), lo sport (Tommy, la stella dei Giants, 1968; Mimì e la nazionale di pallavolo, 1969, 2:13; Rocky Joe, 1970; Touch, 1985), le ragazze magiche (Minky Momo, 1982; Creamy Mami, 1983; Sailor Moon, 1992; PreCure, 2004, 9:33; Puella Magi Madoka Magica, 2011), le saghe d’azione (Dragon Ball, 1986; City Hunter, 1987; YuYu Hakusho, 1990; One Piece, 1999; Naruto, 2002; Bleach, 2004), film che hanno avuto successo anche in occidente (Akira, 1988; La ragazza che saltava nel tempo, 2006; Your Name, 2016; In questo angolo di mondo, 2016), anime legati alla vendita di merchandise (Digimon, 1999; Yu-Gi-Oh!, 2000; Pokémon, 1997) e le serie sulle idol (Love Live!, 2013; The Idolmaster, 2008).
Viaggia attraverso il tempo in questo video di 15 minuti per vedere dove è iniziato tutto il fandom e quanto è cambiato in 100 anni.
I fan noteranno che i lavori dello Studio Ghibli sono completamente assenti nel video. Il motivo potrebbe essere nella mancata autorizzazione della licenza.
AJA chiuderà l’anno con uno speciale programma di Capodanno su NHK. Lo spettacolo della durata di cinque ore, si concentrerà sui doppiatori, con uno sguardo al passato su come l’industria è cambiata negli ultimi 100 anni, e rivelerà il risultato del sondaggio sui personaggi anime più popolari.
Fonte: animenewsnetwork