Riepiloghiamo assieme quanto c’è da sapere su Dragon Ball Heroes, il videogioco che ispira la nuovissima serie animata di Dragon Ball
Qualche settimana fa siamo venuti a conoscenza della serializzazione di un nuovo anime dedicato a Dragon Ball e intitolato Dragon Ball Heroes.
Le immagini sul web hanno portato molta confusione tra gli appassionati italiani che non conoscono cos’è Dragon Ball Heroes, pensando fosse una trasposizione del videogioco Dragon Ball Xenoverse. Non eravate lontani dalla realtà, Dragon Ball Heroes sarà tratto da un videogioco dall’omonimo titolo (e non da Xenoverse). L’adattamento animato debutterà nel corso dell’estate 2018, col primo episodio previsto per il 1° luglio. Circa tre anni dopo la prima messa in onda della serie Dragon Ball Super!
Dragon Ball Heroes, il videogioco recentemente aggiornato a Super Dragon Ball Heroes, è una serie di arcade game mai distribuiti al di fuori dal Giappone. Sale giochi piene zeppe di cabinati sono ormai storia in Italia, ma in Giappone il mercato è ancora abbastanza solido da poter sfruttare brand e lanciare nuove serie. Questi videogiochi espandono incredibilmente la storia di Dragon Ball, proponendo nuovi personaggi, trasformazioni e molto altro. In maniera del tutto non canonica, Dragon Ball Heroes rivisita i personaggi classici donandogli un aspetto più moderno e decisamente caratteristico.
Andiamo ora alla scoperta della trama del videogioco Dragon Ball Heroes, cercando di capire quale sarà il materiale di adattamento della serie animata.
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Arcade Game
Come già accennato, Dragon Ball Heroes è un videogioco arcade di carte da gioco collezionabili. Le carte sono dedicate ai più svariati personaggi e ognuna presenta specifiche abilità, caratteristiche, debolezze e bonus. Le regole sono piuttosto semplici e prevedono una serie di scontri a turni in cui le varie abilità delle carte permettono di cimentarsi in duelli incredibilmente tattici.
Proprio come in Dragon Ball Xenoverse, il giocatore può impersonare un personaggio le differenti razze presenti: terrestre, namecciano, Saiyan, Majin, androide, demone, Kaiohshin e Clan di Freezer.
I personaggi disponibili sono tra i più variegati e farebbero felice qualsiasi fan dell’intero brand di Dragon Ball. Sono presenti i personaggi principali e canonici, ma sono inclusi anche personaggi non canonici derivanti da OAV e Dragon Ball GT, fino ad arrivare a personaggi del tutto nuovi introdotti nel corso delle trame di Dragon Ball Heroes. Sotto questo punto di vista, la somiglianza con Xenoverse è innegabile e ciò potrebbe essere un punto a favore per i fan occidentali, forse più che abituati a questo prodotto piuttosto che all’originale di riferimento. I nuovi personaggi introdotti prendono vita radicalmente dalla lore principale di Dragon Ball, per cui troveremo personaggi incredibilmente interessanti che si rifanno coerentemente alle storie di Dragon Ball.
A tutto ciò si aggiungono i personaggi introdotti da ben due manga dedicati al videogioco Dragon Ball Heroes. Il primo si chiama Dragon Ball Heroes: Victory Mission, del 2012, mentre il secondo si intitola Dragon Ball Heroes: Charisma Mission, del 2013.
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Il gioco di carte venne pubblicato come prodotto arcade l’11 novembre 2010 e solo successivamente ricevette dei porting per Nintendo 3DS dal titolo Ultimate Mission, il più recente dei quali è del 2017.
Nel 2016 il gioco cambiò nome in Super Dragon Ball Heroes, a seguito di un importante aggiornamento di meccaniche e gameplay che ha introdotto anche moltissimi nuovi personaggi.
Come già anticipato, Dragon Ball Heroes è un prodotto tipicamente giapponese e del tutto sconosciuto al pubblico occidentale. Tuttavia, il fascino dei personaggi e delle storie di Heroes potrebbe colpirci irrimediabilmente, come già successo, d’altronde, con il solo annuncio della serie animata. In Giappone la serie non avrà problemi di ascolti: parliamo di un videogioco in vetta nelle classifiche di vendita dei giochi di carte digitali, con un fatturato annuo di oltre 5 miliardi di yen. La community conta quasi 2 milioni di giocatori che si traducono in più di 400 milioni di carte distribuite. Anche i porting per 3DS godono di un eccellente successo, con 700.000 copie vendute dei tre titoli.
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Con dei numeri del genere, un trasposizione animata nel 2018 sembra quasi tardiva. Tuttavia, proprio per quei numeri, non dovremo aspettarci l’anime come prodotto di punta del brand: quello rimarrà il videogioco. Dragon Ball Heroes probabilmente vivrà come eterno prodotto promozionale degli arcade, forse una scelta ragionata per portare anche da noi, in Occidente, la serie arcade. Il prodotto quindi potrebbe avere la stessa rilevanza del manga di Dragon Ball Super, una serie a fumetti promozionale dell’anime. Questo non deve però scoraggiarci perché la serie animata di Dragon Ball Heroes non rimarrà un prodotto costola per sempre, abbiamo già letto innumerevoli interviste che vogliono un allargamento generale dei prodotti animati a tema Dragon Ball. Vediamo quindi assieme quali saranno le storie affrontate nel corso di questa nuova serie animata.
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Gli archi narrativi
Le premesse della storia di Dragon Ball Heroes, come accennato, non sono nulla che non siamo stati abituati a vedere con Dragon Ball Xenoverse o Dragon Ball Online. L’universo di Dragon Ball si espande continuamente sotto forma di multiverso, concetto già introdotto in Dragon Ball Super. Saranno all’ordine del giorno, più che nella precedente serie animata, viaggi temporali ed epiche battaglie per ripristinare il continuum spazio-temporale.
Il videogioco di Dragon Ball Heroes, al momento, si racconta in tre grandi archi narrativi che, a loro volta, comprendono piccole storie a sé stanti. I tre grandi archi narrativi sono: Dark Demon Realm Saga, Dark Empire Saga e Prison Planet Saga. Il primo arco narrativo è stato trasposto in una serie manga di Yoshitaka Nagayama intitolata Super Dragon Ball Heroes: Dark Demon Realm Mission. L’arco narrativo si divide, inoltre, in cinque archi più brevi: Dark Demon Realm, Assault on the Hell Gate, Birth of the Dark Demon Realm, Baby Hatchiyack e Demon God Demigra. Decisamente più numerose sono le storie incluse nel secondo arco narrativo, sempre trasposto in una serie manga a opera di Nagayama: Demon God Towa, Cell-X, Dark Demon God Buu, Advent of Mechikabura, Janemba: Xeno, Super Namekian, Broly Dark, Mechikabura Revival.
Solo i titoli degli archi narrativi vi avranno fatto drizzare i capelli in testa in maniera simile ai protagonisti di Dragon Ball.
Tuttavia, l’anime di Dragon Ball Heroes sarà legato al terzo arco narrativo: Prison Planet Saga. Finora la saga è strutturata seguendo alcune Universe Mission che vedono Trunks del Futuro in un ruolo principale. Trunks e Mai tornano nel nostro presente perché il figlio di Vegeta vuole allenarsi col padre e con Goku. In seguito giungerà il Demone scienziato Fu, di recente visto anche in Dragon Ball Xenoverse 2, che al fine di compiere degli esperimenti utilizza le Sfere del Drago per far sparire Trunks.
La locandina rilasciata sul V-Jump ci mostra quelli che saranno i principali protagonisti dell’anime. In primo piano sono ben visibili Fu e Trunks, spalleggiati da Mai, Vegeta e Cooler. In alto vediamo Goku Super Saiyan Blue affrontare Goku Super Saiyan 4. Questo scontro che si pregusta già epico potrebbe far intendere la volontà di TOEI di non rinnegare Dragon Ball GT con l’introduzione di Dragon Ball Super, ma anzi sottolineare quanto i due anime siano legati proprio perché appartenenti allo stesso multiverso. Con la conclusione di Dragon Ball GT e il ritorno di Dragon Ball con Dragon Ball Super, una saga con queste premesse è più che legittima per introdurre Dragon Ball Heroes, un nuovo tassello intricato e interessante del pazzo mondo di Akira Toriyama.
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L’unica componente da verificare è se, partendo dalla terza saga del gioco, la serie animata di Dragon Ball Heroes terrà conto di quanto avvenuto nelle due saghe precedenti o riadatterà nuovamente tutto in maniera autonoma.
Non ci resta che attendere ulteriori notizie riguardo questo incredibile ritorno di Dragon Ball, tanto atteso quanto fu qualche hanno fa con l’annuncio di Dragon Ball Super.
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DA RICORDARE
È assolutamente doveroso per noi ricordarvi che l’unica e sola opera originale di Dragon Ball è il manga scritto e disegnato da Akira Toriyama a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. In seguito vennero aggiunti due adattamenti animati, Dragon Ball e Dragon Ball Z. Alla conclusione della trasposizione completa del manga, seguì Dragon Ball GT, sequel diretto della sola versione animata della serie (quindi non del manga).
Con l’avvento di Dragon Ball Super le cose si sono complicate ulteriormente. La serie animata si pone come midquel della serie animata di Z e, potenzialmente, si sovrascrive a Dragon Ball GT. Questi “ritagli” di trama coinvolgono, pertanto, le sole serie animate, non il manga di Akira Toriyama! Il manga di Dragon Ball Super, invece, è questa volta la trasposizione della serie animata (ovvero il contrario di quanto visto prima con la serie originale), essendo di fatto un mero manga promozionale e non una serie ufficiale: il suo intento principale è quello di sponsorizzare l’omonimo anime.
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Le cose sembrano già abbastanza complicate, ma è qui che si pone Dragon Ball Heroes. Ancora non abbiamo molte informazioni in merito, ma la serie animata sarà nient’altro che la trasposizione animata, fedele o rimaneggiata che sia, del videogioco omonimo. Il videogioco è un’estensione del brand generato dall’anime e dagli OAV dedicati, pertanto è un prodotto parallelo alle serie animate storiche.
Orientarsi in questo incredibile mondo non è difficile se si tiene in mente una sola e importantissima nozione: l’unico vero e originale Dragon Ball è costituito dai volumetti che compongono la serie a fumetti scritta e disegnata, ripetiamo, dal solo Akira Toriyama.
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