Goku si trasforma ancora una volta e il lettore diventa bambino: è la magia di Dragon Ball, che colpisce sempre e comunque
Non ce l’ho fatta. Volevo resistere alla nuova trasformazione di Goku, ma non ne sono stato in grado. Il protagonista di Dragon Ball ha raggiunto la forma finale dell’Ultra Istinto ed io non ho potuto che sentire un brivido lungo la schiena, come la prima volta, come Namecc.
Non c’è una vera e propria spiegazione: Dragon Ball, seppur pieno di errori, inesattezze ed altro, riesce ad emozionare, sempre e comunque. E’ l’arma segreta di questo favoloso manga/anime, restano proprio le trasformazioni. Potranno essere 2, 20, 200, o 2000, di colori diversi, sensate o no, ma è impossibile resistergli: torni bambino ogni qual volta Goku cambia il proprio aspetto.
Akira Toriyama anni fa ha trovato la ricetta magica: ha rivoluzionato il mondo degli Shonen perché ha capito come fare breccia nel cuore dei lettori. Lui stesso non si spiega il successo del proprio prodotto. Ed è normale perché Dragon Ball è un po’ magia, incomprensibile: c’è e basta, affascina e basta.
E proprio l’incomprensibile a colpirci: è come l’amore, non decidi di chi e cosa innamorarti. L’unica cosa che sai è che ti leghi all’altro e senti dell’emozioni, inspiegabili ma vere. Io, come tanti di voi, mi sono innamorato di Dragon Ball tanti anni fa e ad ogni trasformazione, ogni sfida, sento quelle emozioni: inspiegabili ma vere.