C’era una volta un manga, Dragon Ball Super era il suo nome. Questo manga era davvero di ottima qualità e superava, come è ovvio che sia, la sua controparte animata in tempo di uscita e in qualità. Per qualche oscuro motivo (💰), l’anime ebbe il sopravvento e lo lasciò indietro in quanto a narrazione degli eventi. Da quel momento, di capitolo in capitolo, si tramanda la leggenda che il manga torni di nuovo a dettar legge, anticipando la sua controparte animata.
Capitolo 20, siamo ancora indietro. E fa rabbia, perché è come se il fumetto venisse mutilato. Perché diciamocelo, tra i due non c’è davvero paragone. Addentrandoci nel capitolo, il personaggio di Black Goku ha dei lineamenti molto diversi da quello visto nel cartone, è più diabolico, più crudele. Anche la “nuova” trasformazione in Super Saiyan Rosé acquista connotazioni totalmente diverse, risultando più sensata da un punto di vista logico (in quanto viene detto chiaramente che si tratta di un Super Saiyan God che prende come base l’aura divina di Zamasu), sia da un punto di vista grafico.
Per il resto non c’è molto da dire, essendo anche questo un capitolo di battaglia (gestita magnificamente), che aggiunge poco a ciò che è già stato detto nell’anime.
Il capitolo si conclude con il ritorno di Goku e Vegeta nella propria epoca, con lo scopo di apprendere la tecnica di sigillo Mafuba.
Ci stiamo avvicinando al termine della saga e, siccome sappiamo tutti com’è andata a finire dell’anime, spero vengano apportate delle modifiche, anche non troppo radicali.
Mi fa anche strano scrivere un commento così scarno e corto, ma la carne al fuoco è stata già mangiata mesi fa. Ci vediamo al prossimo capitolo, sperando concluda la tanto amata e odiata saga di Black Goku.