Dragon Ball Super: Commento Capitolo 28

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A pochi giorni dall’uscita del nuovo volume, ecco un commento al capitolo 28 di Dragon Ball Super.

Le divinità

Se la prima impressione è quella che conta, le divinità nella loro prima comparsa nel capitolo più divino di Dragon Ball Super hanno fatto sicuramente un’ottima figura. Nel venire a conoscenza dell’esistenza di più dei per ogni universo (già dai tempi della Battaglia degli Dei) mi ero esaltato tantissimo: come saranno gli dei? Quanto saranno forti? Tutte belle domande, in gran parte distrutte dall’anime. Nella versione animata di Super gli dei sono diventati macchiette poco caratterizzate, utilizzati solo per commentare alcune (troppe) battaglie del Torneo del Potere, con animazioni ripetitive (Heles rimarrà nella storia). A Toyotaro basta qualche vignetta per introdurci gli dei, i loro habitat, i loro nomi e qualche tratto caratteriale. Prendiamo l’Universo 9: possiamo intuire come sia quello meno sviluppato grazie agli strumenti in mano a Sidra.
Vedere tutti (quasi tutti, in realtà) gli dei nel palazzo di Zen disegnati in quel modo mi ha reso davvero felice.

 Goku o Zeno: chi è il nemico?

Se nell’anime Goku ci è stato mostrato almeno inizialmente come la causa dell’eliminazione degli universi perdenti nel torneo, qui vediamo come Zeno fosse intenzionato ad eliminare ben otto universi sul momento. Goku eroe!!!1!1!!!
Scherzi a parte, se devo dire la verità, la scelta di farci vedere Goku sotto un altro punto di vista mi era piaciuta moltissimo, non capisco perché non abbiano voluto mantenerla. 

Toppo

Toppo merita un paragrafo a sé, poiché la questione è molto contorta. Nel primo trailer del Torneo del Potere, vediamo un individuo col cappuccio insieme al dio della distruzione dell’universo 11. Inizialmente pensavamo fosse Jiren, poiché riuscivamo ad intravedere alcune parti del corpo. Successivamente scopriamo che in realtà il tipo mascherato era Toppo (Toei birichina xdxd), portato da Belmod senza un vero motivo valido. Nel manga, Toppo assume un aspetto diverso: è apprendista per diventare dio della distruzione. La domanda è: può questo ruolo essere accostato al profondo ideale di giustizia che lo caratterizza nella sua versione animata? La risposta è sì, ma tutto dipende come sarà gestita la questione. Alla fine, il compito del dio della distruzione è quello di distruggere per mantenere l’equilibrio ed è quindi giusto dal punto di vista dell’ordine delle cose.

Lo scontro dimostrativo

La parte più bella del capitolo è lo scontro dimostrativo per Zeno del futuro. Se nell’anime era unicamente un pretesto della Toei per ricordarci quanto siano odiose le animazioni ripetitive e ripetute, nel manga assume un fascino diverso. Gli dei della distruzione combattono gli uni contro gli altri. Può esistere cosa più esaltante? No, fidatevi. È questo che voglio, che gli dei interagiscano fra loro in modo da caratterizzarsi a vicenda.
Almeno in questa prima parte della battaglia, Bills sembra prendere le parti del “protagonista”, essendo odiato dai suoi colleghi per motivi che non sto qui a ripetere. In realtà credo che gli sia stato dato questo ruolo per far concentrare il lettore sull’abilità da lui utilizzata, quella che ormai chiamiamo Ultra Istinto. L’intento è ormai chiaro: stanno preparando il terreno per inserire la trasformazione di Goku nel Torneo in modo da rendere tutto lineare e lasciare poco al caso.

-ant (da La Locanda di Zio Aristofano)

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