Ultimamente la rubrica “Weekly Dragon Ball Super” non è così tanto”weekly”. Colpa di una saga che prometteva molto, ma rende poco, colpa di una battle royale che non è altro che una serie di più incontri singoli che avvengono contemporaneamente (pur essendoci poche eccezioni), colpa degli stessi scontri, spesso monotoni e stupidi (vedasi il modo in cui vengono eliminati i primi Pride Troopers).
L’episodio 104 è un’eccezione: l’idea di far “collaborare” (come dicevo prima, non si tratta di scontri combinati, ma di due incontri separati che avvengono contemporaneamente) Goku e Hit contro i due Pride Troopers ha gasato tutti, me compreso.
Interessante è lo stile di combattimento dei due esponenti dell’universo 11. I personaggi veloci mi sono sempre piaciuti un sacco, Dypso riesce a superare la velocità del suono e della luce, traete voi le conclusioni. Anche lo stile di combattimento di Kunshi, basato sull’utilizzo di fili di energia, non è stato male.
D’altro canto, ho odiato il fatto che abbiano riciclato dal manga lo stile di combattimento di Vegeta, basato sull’alternanza di Super Saiyan God e Super Saiyan Blue, riadattandolo su Goku. Ho adorato questa strategia nel momento in cui la usò Vegeta contro Zamasu, ho lodato come un fanboy il principe, e ora mi ripresentano lo stesso stile su Goku. No no no. Non va bene.
Gli scontri sono stati costruiti bene, tutti i personaggi hanno avuto la loro ampia parte da recitare. È sempre un piacere vedere Hit combattere.
Il tutto è stato reso perfettamente dalle animazioni (quant’è figa la parte in cui si scontrano Hit e Dypso? Complimenti davvero!).
Anche Toppo merita un po’ d’attenzione. Ridendo e scherzando, è l’unico personaggio caratterizzato come si deve che presenta un’evoluzione sostanziosa: compreso il vero peso del torneo, passa dall’essere un “fan” della giustizia a capire che questa non è una battaglia del bene contro il male, ma una lotta per la sopravvivenza.