Frankenstein e Il Vampiro: due amici inseparabili. Editoriale

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frankenstein e il vampiro

Vi voglio portare alla scoperta del rapporto di amicizia che corre tra Frankenstein e Il Vampiro

Frankenstein e Il Vampiro sono i due mostri più amati dalla letteratura e dal grande e piccolo schermo. No, non sono impazzita. So benissimo che non esiste nulla dove i due mostri leggendari si siano incontrati, ma i due creatori invece si conoscevano eccome.

Satana aveva i suoi compagni che lo ammirassero e incoraggiassero; ma io sono solo

Frankestein di Mary Shelley

Prima di raccontarvi di loro, però, vorrei parlarvi velocemente dei racconti FrankensteinIl Vampiro e dei loro autori.

Il Vampiro è un racconto breve di John Polidorigrazie al quale viene creata l’immagine del vampiro como lo conosciamo oggi. Molti pensano che la base della letteratura sui vampiri sia Dracula di Bram Stoker, ma in realtà è questo breve racconto. Per la prima volta l’immagine del vampiro, che ha portato tanto terrore nel cuore di molte generazioni durante i secoli, ha iniziato a prendere sembianze umane con sentimenti, idee e un aspetto sempre affascinante, per non dire “sexy”. Prima il vampiro era un’ombra, un demone spesso senza sembianze ben precise e senza cuore. Un mostro che s’intrufolava di notte nelle case e uccideva le vergini succhiando il sangue dal collo. La figura del vampiro è nata come leggenda, un demone che terrorizzava popoli interi, principalmente nei paesi slavi. Col passare del tempo sono arrivati i primi racconti, ma anche qui rimaneva il suo alone di demone leggendario, fino al 1819. Quell’anno, Polidori, raccontò la storia del Lord Ruthven, Conte di Marsden, cioè il primo Vampiro. Il protagonista, oltre a essere un vampiro, aveva anche un cuore, un passato, un anima mutevole, dei desideri terreni e dei sogni.

Mina, sarete maledetta come me che devo camminare nell’ombra della Morte per l’eternità, io vi amo troppo… per condannarvi.

frankenstain e il vampiro
Dracula di Bram Stocker

Ora conosciamo meglio Frankenstein. Un errore comune è credere che Frankenstein sia il mostro, ma in realtà è il cognome del dottore che ha dato vita alla creatura. Il racconto di Mary Shelley, scritto fra il 1816 e il 1817, ci presenta un medico ossessionato dal voler riportare in vita un essere umano, in poche parole vuol giocare a fare Dio. Alla fine, dopo vari esperimenti fallimentari, riesce a creare una creatura mostruosa, unendo vari pezzi di corpi umani recuperati al cimitero. Una volta tornata in vita, la creatura, si ribella verso il proprio “padre” costringendolo a fuggire per tutta la vita. L’immagine di questo mostro umano, il dottor Victor Frankenstein, e la sua creatura, sono completamente nuove e uniche nella letteratura internazionale. Frankenstein è stato odiato e amato nella letteratura gotica per il suo grosso impatto realistico nella descrizioni, ma anche per la creazione del personaggio del dottor Frankenstein che sogna l’immortalità e gioca con la vita (ricordiamo che parliamo degli inizi dell’800)

La mancanza d’amore è una condanna peggiore della morte

frankenstain e il vampiro
Nosferatu il vampiro del 1922

Com’è possibile che FrankensteinIl Vampiro siano collegati tra di loro? Il loro collegamento è dato dall’amicizia che correva tra i loro creatori, ma non solo, entrambi i racconti sono nati a causa di un gioco, sfida, lanciata dalla stessa persona. Nel maggio 1816, ricordato come l’anno senza estate, per un fortuito caso John PolidoriMary Shelley si ritrovarono sotto lo stesso tetto di Villa Diodati, proprietà di Lord Byron, a Ginevra. Polidori era amico e medico del nobile, mentre Shelley era la sorella dell’amante di Byron e fu convinta dalla donna a seguirla in vacanza con suo marito. Per tutto il periodo in cui furono nella villa il tempo fu inclemente, piogge continue obbligarono gli invitati, e l’ospite, a dover trovare un ripiego per occupare le lunghe ore. Iniziarono leggendo libri gotici tedeschi, tradotti in francese, fin quando una sera Lord Byron propose un sfida: scrivere una storia di terrore.

Da qui le strade dei due creatori di Frankenstein e Il Vampiro si divisero subendo destini completamente diversi.

Il Vampiro nacque sull’immagine di Lord ByronPolidori all’inizio lo fece pubblicare col nome di lui sperando di spandere infamia sul nome dell’amico/nemico, ma, appena venne pubblicato, Byron smentì il fatto d’essere lui l’autore. Alla fine Polidori dovette accettare di essere il padre di un racconto che venne adorato da tutto il mondo.

Frankenstein, invece, non riuscì a nascere dalla penna di Mary Shelley quella sera stessa, la quale non riusciva ad avere un idea che la soddisfacesse. Mentre lei pensava e ripensava a un mostro terrificante, gli uomini raccolti nella villa a Ginevra iniziarono a parlare dei principi della vita. Parlarono di Darwin e della possibilità di assemblare una creatura dandole poi la vita. Queste parole suggestionarono molto la donna, portandola a un incubo dove vide uno studente che si inginocchiava di fianco alla creatura che aveva creato e che, grazie a qualche specie di energia, tornava in vita. Da questo incubo iniziò a creare il suo romanzo, che riuscì ad arrivare alla conclusione grazie al sostegno del marito, il quale per tutto il tempo la incitò a terminarlo.

Frankenstein Junior del 1974

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La divisione delle loro strade non si ferma qui. Frankenstein non ha avuto seguiti nella letteratura, ma non è mai stato dimenticato. Ha avuto il suo primo grande successo, sul grande schermo, col film Frankenstein di James Whale nel 1931. Da quel primo film partì una saga di quattro titoli. La saga divenne famosa grazie all’attore Boris Karloff  simbolo, tutt’oggi, della creatura. Ci fu, nel 1957, una saga di sette film firmati dalla coppia Terence Fisher Peter Cishing. Nel XX secolo uscirono tantissimi film, impossibile elencarli tutti, principalmente per il fatto che la maggior parte sono B-Movie e non trattano realmente della creatura creata da Mary Shelley. Da evidenziare, invece, è una rivisitazione avvenuta nel 1974 da parte di Mel Brooks  intitolata Frankenstein Junior. Una parodia con punte molto divertenti date anche da grandi attori. Gene Wilder, nel ruolo del Dr. Frederick Frankenstein, e Marty Feldman interprete di Igor. Ultimo titolo da menzionare è Frankenstein di Mary Shelley, girato da Kenneth Branagh, che fu un enorme flop sotto tutti i punti di vista nonostante fosse molto fedele al romanzo e come attore, interprete della creatura, ci fosse Robert De Niro.

Sono di carne e sangue, ma non sono umano. Non sono più umano da duecento anni.

Frankenstein e Il vampiro
Lestat, interpretato da Tom Cruise, e Louis, interpretato da Brad Pitt

Il Vampiro, invece, ha avuto mille sviluppi sotto tutti i punti di vista, sia letterario che cinematografico. Concentrandosi solo sulla parte cinematografica è impossibile elencare tutti i film che sono stati prodotti, ma è possibile dividerli in periodi e filoni che hanno appassionato il pubblico fin dalla prima pellicola. La prima comparsa su pellicola ha lasciato il segno nella storia. La prima volta che il vampiro comparve in un film, fu per un film muto intitolato Nosferatu il vampiro, diretto nel 1922 da Friedrich Wihelm Murnau, caposaldo dei film horror. Facciamo un balzo fino al 1931, dove incontriamo un film indimenticabile, di cui abbiamo visto centinaia di remake: Dracula diretto da Tod Browning e da Karl Freud, con attori di punta dell’epoca come Bela LugosiEdward Van Sloam.

Ovviamente la corsa nella storia del cinema non finisce qua, ma si dovrà arrivare negli anni ’90 per iniziare a trovare idee nuove. Basta con Draculo o con ombre di Satana, finiamola con un solo cattivone e buttiamoci invece in film dove i vampiri sono tanti, sono cattivo o buoni e con un mucchio di sentimenti. Un titolo di punta di quest’epoca è Intervista col Vampiro, tratto dall’omonimo romanzo firmato Anna Race, diretto da Neil Jordan. Nel cast di questo indimenticabile film troviamo Brad Pitt, Tom Cruise, Antonio Banderas e un’ancora bambina Kirsten Dunst. In questi anni iniziano a essere create le prime saghe incentrate sui vampiri. Dall’universo Marvel nasce Blade, diretto da Stephen Norrington. Un altra saga molto famosa è quella di Underworld, diretta da Len Wiseman. Arriviamo alla fine alla saga che ha sfondato i botteghini di tutto il mondo. Tratta dai libri scritti di Stephenie Meyer e rimasti in cima a tutte le classifiche per settimane, la saga più amata e odiata al mondo: Twilight diretta da Catherine Hardwicke.

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