Gifted, Il dono del talento – Recensione

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Nata con il talento

Gifted – Il dono del talento è un film drammatico scritto da Tom Flynn e diretto da Marc Webb. Vede Chris Evans nelle vesti di Frank Adler, il protagonista nonché zio di Mary (Mckenna Grace), una bambina gifted. Gifted sono coloro che posseggono un incredibile talento.

Mary vive insieme a suo zio Frank e al gatto Fred, con il supporto costante di Roberta Taylor (Octavia Spencer), la vicina di casa.
Mary non è una bambina di sette anni come le altre: ha un talento spiccato per la matematica come la madre, morta suicida.
Avere a che fare con un dono del genere può diventare un problema, soprattutto se una donna come Evelyn (Lindsay Duncan), la nonna, si mette in mezzo e spezza l’equilibrio della famiglia improvvisata.

La famiglia, prima di qualunque istituzione, è ciò che meglio istruisce i bambini, insieme alle esperienze vissute in prima persona. Mary, a differenza di sua madre Diane, vive una vita normale grazie a Frank, che non chiede altro che un’esistenza tranquilla per lei. Anche Evelyn, alla fine, si rende conto dei suoi errori: se la figlia si è tolta la vita è anche a causa delle sue pressioni.

La pellicola scorre in maniera piacevole e il rapporto tra zio e nipote è commovente, perché Frank incarna davvero la figura paterna per Mary. Per contro, il personaggio di Roberta non è ben contestualizzato e appare solo nei momenti in cui serve. Ciò è un vero peccato perché poteva rivelarsi indispensabile per la narrazione.

L’invito, dunque, è di vedere il film e far tesoro del messaggio al suo interno: i talenti devono essere coltivati, certo, ma non per questo bisogna sacrificare le passioni e gli svaghi.

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