“Haikyuu – L’asso del Volley” recensione, analisi e commenti

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Haikyuu - L'asso del Volley

Recensione, analisi e commenti sull’anime “Haikyuu: L’asso del Volley”

Titolo: Haikyuu

Genere: Shonen, Sportivo, Comico

Episodi: 60 (stagione 1: 25 episodi, stagione 2:25 episodi, stagione 3:10 episodi)

Durata: 25 minuti

“Haikyuu – L’asso del Volley” – La Trama

Shoyo Hinata, normalissimo bambino giapponese, assiste casualmente ad una partita di pallavolo in TV del Liceo Karasuno. Tra le fila della squadra spicca un piccolo Schiacciatore noto come “Piccolo Gigante” che demolisce la difesa avversaria a suon di schiacciate. Il piccolo Hinata se ne ne innamora subito decidendo di diventare e superare il Piccolo Asso della Karasuno.

Giunto alle medie, non avendo la sua scuola una squadra di pallavolo, decide di formarne una con i suoi amici (mnonostante appartengano ad altri club quali Basket e Calcio) partecipando al Torneo della Prefettura. Al primo incontro però, incontrando la super favorita Kitagawa, vengono eliminati senza troppe difficoltà. Durante la partita, Hinata viene notato da Tobio Kageyama, Palleggiatore della squadra rivale, rimanendo impressionato dalla straordinaria elevazione del piccolo Shoyo nonostante sia totalmente privo di tecnica alcuna.

Giunto alle Superiori, Hinata si iscrive alla Karasuno per poter seguire le orme del “Piccolo Gigante”. Ad attenderlo ci saranno compagni affiatati e qualche vecchia conoscenza, alla conquista del titolo di migliore scuola del Giappone.

La trama ad un prima sguardo non presenta nulla di nuovo…o così sembrerebbe.

HInata non è Oliver Hutton, non è un fenomeno rimasto sempre in disparte, anzi, probabilmente è il più scarso di tutti noi. è basso, non ha forza nelle braccia, l’unica cosa che sa fare è saltare (e anche molto… ma davvero molto). Già nei primi 5 minuti capiamo come non sarà la storia del futuro campione della pallavolo Giapponese, invece sarà il racconto di un ragazzo normale che vuole diventare qualcuno. La trama quindi non è totalmente banale, e riguardo specialmente l’ambito pallavolistico, rappresenta una vera novità, poiché soprattutto abbraccia il Volley Maschile.

Mila e Shiro andatevene in pensione!!!!

Voto complessivo 8/10

“Haikyuu – L’asso del Volley” – Story Line

Vi ricordate di Holly e Benji? Forse l’anime sportivo più acclamato di tutti i tempi? Ecco, sicuramente vi ricorderete che in Giappone un partita di 90 minuti in realtà dura esattamente 4 settimane?

Dite addio a questo vecchio stereotipo!!!!

Finalmente in Giappone si sono accorti che un minuto dura sessanta secondi! Grazie alla scoperta del secolo la storia è molto più fluente. Non mancano schiacciate cafone e recuperi clamorosi, ma non per questo per fare un attacco debba per forza metterci 50 minuti. Inoltre la cosa meravigliosa di questo anime sono gli intermezzi comici. Spesso vedremo scene che ci faranno piegare in due dalle risate, sia fuori che dentro al campo.

Unica pecca: in alcune occasioni, molto sporadiche, parlano troppo tra un punto e l’altro, cosa che comunque nella pallavolo succede normalmente

Voto complessivo 8,5/10

“Haikyuu – L’asso del Volley” – Il Realismo

Per farvi un attimo capire di cosa stiamo parlando, vi propongo queste 2 immagini:

palleggio Haikyuu
palleggio MILA E SHIRO

Queste sono due immagini di due alzate, o  meglio palleggi, da “Mila e Shiro” (sinistra) e “Haikyuu” (destra).

palleggio

Questo Invece è il palleggio di Luciano de Cecco, uno se non il migliore alzatore della Serie A italiana. Notate qualche differenza?

Praticamente il palleggio di Haikyuu e quello di de Cecco sono tecnicamente identici. Questo ci fa capire quanto sia realistico come anime. Dimenticatevi del tiro della Tigre o di altre super mosse. Le così dette “mosse speciali” non sono altro che abilità dei giocatori stessi: dalla battuta potente, all’abilità di capire prima dove andare a murare ad un’elevazione smisurata ma non inumana. A questo proposito vorrei citare un altro anime molto famoso, ovvero “Kuroko no Basket”. Anche li abbiamo un realismo impressionante, a discapito però di tiri dai tre punti da una parte all’altra del campo o gente che imita alla perfezione mosse altrui.

Pensate che lo spettacolo possa rimetterci. Proprio no, perché apprezzerete ancora di più le abilità dei singoli giocatori.

Voto complessivo 9/10

“Haikyuu – L’asso del Volley” – Caratterizzazione Personaggi

Ogni singolo personaggio, prima di essere buttato nella mischia di Haikyuu, viene prima introdotto nei minimi dettagli: sia la sua storia, che il suo carattere, che le sue abilità. Lavoro ineccepibile. Inoltre alcuni personaggi sono davvero unici e descritti davvero in maniera unica. Sotto questo punto di vista, penso che ci siano davvero pochissimi anime che possano reggere il confronto.

Voto Complessivo 10/10

“Haikyuu – L’asso del Volley” – Giudizio Personale

Se cercate anime con superpoteri, mosse clamorose o altro simile, lasciate perdere.
Questo non è un anime SuperPower, è la rivincita del debole. Ragazzi normali, ovviamente con un grande talento, che giocano dimostrando la forza del gruppo e non del singolo. Una trama avvincente, personaggi divertenti e caratterizzati ed un realismo grafico impressionante. I difetti, come in ogni anime si trovano. Che siano le talvolta lunghe prediche tra un punto e l’altro o, cosa che noterete più in la, il taglio di interi set, che essendo un anime sportivo non è il massimo, ma ciò non influisce sulla godibilità dell’anime.

Voto complessivo: 9/10

VOTO FINALE: 9/10

Consigliato agli amanti degli anime sportivi e agli amanti della pallavolo che finalmente vedono il loro sport portato ad un livello superiore.

Sconsigliato agli amanti sfegatati di Holly e Benji e ai fedelissimi del genere SuperPower.

Audience: Per tutti

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