How to be a heroine di Samantha Ellis – RECENSIONE

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How to be a heroine: un saggio sulle eroine letterarie dell’autrice, da La Sirenetta a Shahrazād, da Anna dai capelli rossi a Lizzy Bennet di Orgoglio e Pregiudizio

How to be a heroine

how to be a heroineTITOLO: How to be a heroine or what I’ve learned from reading to much

AUTORE: Samantha Ellis

EDITORE: Vintage

PREZZO: € 9.65 cartaceo; € 9.15 e-book

 

RECENSIONE:

How to be a heroine è un saggio scritto da Samantha Ellis, una drammaturga inglese con radici ebraico-irachene.

La riflessione inizia durante una gita a Haworth quando Samantha e la sua migliore amica si ritrovano sulle tracce di Emily Brontë e di Cime Tempestose. Inizia tra le due una discussione in cui l’amica esprime la propria preferenza per Charlotte, apparentemente sciatta ma in realtà pacata e decisa piuttosto che a Catherine che sì, vive un amore assoluto ma resta una persona debole e insicura.

È così che Samantha si impunta sui suoi gusti e decide di tornare su tutti quei romanzi da lei tanto amati per rivalutarne le protagoniste e cercare di darne una valutazione più critica e giudiziosa.

Inizia una riflessione su tutte le sue eroine letterarie preferite, sul modo in cui esse hanno esercitato un’influenza sulla sua vita e sulla sua maturazione in quanto donna. Inizia però anche una sorta di revisione e di aggiornamento delle sue opinioni, mutate nel corso del tempo in seguito alle inevitabili esperienze di vita.

La parte saggistica si intreccia costantemente con la vita personale e privata dell’autrice che impedisce al libro di essere incasellato semplicemente come saggio critico o come autobiografia. How to be a heroine è infatti sicuramente caratterizzato da una critica letteraria accurata e anche approfondita oltre che essere un racconto di formazione.

And anyway, the biggEst thing Anne did for me was not to show me I wanted to be a writer but to make me think that imagination, instead of being a flaw, might be my best hope.

Questo percorso di analisi e riformulazione delle proprie opinioni ha portato la Ellis ha sentirsi delusa dai suoi miti e la conclusione a cui è giunta, con cui mi trovo pienamente d’accordo, è che ognuna di noi può essere un’eroina nelle piccole cose quotidiane che facciamo.

Tuttavia, il libro non mi ha colpito particolarmente. L’ho trovato piuttosto noioso e spesso anche ripetitivo e prolisso, credo che l’autrice avrebbe potuto scrivere questo libro con la metà delle parole che effettivamente ha utilizzato.

Trovo bellissima l’idea di fondo (aspetto che mi ha infatti portata ad acquistare il libro) ma probabilmente lo stile di scrittura della Ellis non mi ha conquistato come mi aspettavo sarebbe accaduto.

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A presto lettori,

erigibbi

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