L’incredibile cena dei fisici quantistici – RECENSIONE

Tra particelle e pate de foie gra, tra ossessioni e rivoluzioni

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“L’incredibile cena dei fisici quantistici” di Gabriella Greison (Salani) è un romanzo il cui intento è quello di fondere divulgazione scientifica e narrazione attraverso una serie di succulente portate da gustare insieme ad alcune delle menti più geniali e più bizzarre del ‘900.

L’idea di base de “L’incredibile cena dei fisici quantistici”della Greison è quella di farci rivivere una delle cene più importanti dei primi anni del ‘900. Per la precisione siamo nel 1927, a Bruxelles, dopo la fine del V Congresso Solvay, e i protagonisti di questo banchetto ci vengono presentati in maniera davvero inaspettata: non come delle importanti personalità tutte irrigidite nei loro abiti gessati o altezzosi e pomposi scienziati, bensì come delle figure carismatiche e incredibilmente umane che portano a tavola la loro genialità e insieme tutta le loro insicurezze, le loro manie e le loro ossessioni.

Così incontriamo Louise de Broglie, l’aristocratico che però non può fare a meno di giocherellare col formaggio, modellandolo tra le dita.
Niels Bohr, ossessionato tanto da Einstein quanto dalla voglia di creare trenini fatti con le molliche di pane.
Marie Curie, che per paura di scottarsi alza e abbassa compulsivamente la forchetta per tre volte.
Albert Einstein che si presenta alla corte del re e della regina vestito sciattamente, con pantaloni slargati e sandali ai piedi e che non poteva evitare di ingozzarsi di pane e far tintinnare i bicchieri col coltello.
E molti altri scienziati tutti intenti a gestire i loro piccoli tic, le loro paure e allo stesso tempo a discutere di fisica classica e di meccanica quantistica, tra principio di indeterminazione e teoria della relatività.

Lo stile dell’autrice ci accompagna con brio attraverso ci accompagna con brio attraverso le varie portate, accompagnate da piacevoli e divertenti dettagli sulle vite dei nostri fisici e da ricche esposizioni riguardanti la nascita della fisica quantistica.

La Greison imbandisce letteralmente una tavola animata da personaggi incredibili con incredibili manie, vizi e passioni. I fisici che incontriamo a tavola rappresentano la portata più gustosa di questo pasto, che ci stuzzica con la curiosità raccontando aneddoti divertenti conditi con la giusta dose di fisica.

Reputo che “L’incredibile cena dei fisici quantistici” ben strutturato, e sicuramente lo consiglio a chi vuole intrattenersi con aneddoti divertenti e che allo stesso tempo prova interesse nei confronti di una materia che appare così ostica e per certi versi irraggiungibile a chi scienziato non lo è.
Molti dei dialoghi sono eccessivamente romanzati, altri potrebbero risultare leggermente criptici a chi non ha mai masticato un minimo di fisica, tuttavia non credo proprio che questo sia un problema per il lettore, poiché le parti più astruse vengono sempre previamente evidenziate dall’autrice, il cui intento non è certo quello di rendere tutti edotti sulla meccanica quantistica, quanto quello di far divertire il lettore scoprendo qualcosa di più su questi personaggi le cui idee hanno davvero rivoluzionato i nostri schemi di pensiero e la nostra visione del mondo.

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