L’uomo della sabbia di Lars Kepler

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l'uomo della sabbia

L’uomo della Sabbia è il quarto romanzo della serie firmata Lars Kepler

Lars Kepler, i per meglio dire i coniugi svedesi Ahndoril, hanno creato il quarto titolo mozzafiato della saga dell’investigatore Joona LinnaL’uomo della Sabbia. Il detective lo abbiamo conosciuto nei precedenti capitoli, ovvero L’IpnotistaL’EsecutoreLa Testimone di Fuoco. Il primo romanzo è anche diventato un film per il grande schermo, diretto dal regista svedese Lasse Hallstrom che abbia già conosciuto per il film Chocolat.

Una sagoma umana sta strisciando sul binario dritto verso di lui. Jasim indietreggia e cerca di liberare la pistola. La figura si mette in piedi e vacilla. E’ un uomo, giovane.

Cosa succede quando un ragazzo scomparso da sedici anni e ormai dato per morto ricompare? Cosa può fare Joona Linna per affrontare il suo acerrimo nemico Jurek Walter, che dovrebbe essere ormai inoffensivo? Mikael scomparve insieme alla sorellina Felicia 16 anni fa. Le ricerche, come il caso di tutti gli altri giovani scomparsi, erano state affidate all’investigatore Joona Linna e una sua collega. I due investigatori riuscirono a catturare il serial killer: Jurek Walter. Durante il processo dichiarò che gliela avrebbe fatta pagare colpendo prima di tutto la loro famiglia. Quando le minacce dell’uomo iniziarono a realizzarsi, Joona si trovò costretto a separarsi dalla sua famiglia per metterla in salvo. Con la cattura di Jurek il caso dei due fratelli fu archiviato, e loro dati per morti. Il ritrovamento dopo anni di Mikael riapre non solo un caso chiuso, ma anche le ferite e tutte le paure più profonde dell’investigatore.

Come potrà scoprire dov’è Felicia se Jurek non parla? Come ha potuto il serial killer far realizzare le sue minacce se era, ed è, rinchiuso in isolamento in un manicomio penitenziario? La polizia di Stoccolma ha le ore contate per salvare la ragazza. Come potranno convincere Jurek a parlare? Come riuscirà Joona Linna a risolvere questo caso che gli ha rovinato la vita?

Dopo aver affrontato, nei passati romanzi, criminali di ogni genere, e aver intravisto la vita privata dell’investigatore Joona Linna, ora ci tuffiamo nel suo passato, nei suoi tormenti e paure. Non più eroe invincibile, ma uomo che ha sofferto, lottato e perso. Il suo passato va a intrecciarsi col presente, ma anche con la vita del padre dei due ragazzi scomparsi. Dopo aver pensato di averli persi per sempre, scopre che c’è ancora una speranza di riabbracciarli, anche se è una speranza effimera. Tutto dipende dallo stesso uomo che li aveva rapiti e fatti sparire. Il lettore non entra in simbiosi solo con il protagonista, ma anche con il coraggioso personaggio che dovrà affrontare Jurek Walter. Dovrà riuscire non solo a strappargli la verità, ma anche sopravvivergli. L’uomo della Sabbia è un romanzo che ti tiene incollato alle pagine.

Per qualche minuti gli era quasi sembrato di percepire la presenza fisica di Jurek. Come se Jurek fosse stato nella sala comune, anche se non aveva detto niente.

E’ possibile conoscere interamente una persona? No, ed è questa caratteristica che rende reale il nostro protagonista Joona Linna. L’essere incompleto, pieno di sfaccettature, scoprire una parte di lui nuova in ogni romanzo, ma anche a ogni pagina. Non solo lui, ma tutti gli altri personaggi, mantengono sempre quel velo di mistero che ti porta a chiederti cosa faranno, come si comporteranno. Lars Kepler rende i suoi personaggi degli esseri viventi, con emozioni che vengono trasmesse ai lettori come se stessero vivendo loro quelle situazioni. L’uomo della sabbia ti trascina talmente tanto che ci si ritrova col cuore a mille nelle scene adrenaliniche o con le lacrime agli occhi nei momenti toccanti.

Il cuore gli batte così forte che quasi non riesce a respirare. Cerca di stare in silenzio, ma geme comunque fra sé per la paura. L’uomo della sabbia tornerà presto: non dimentica mai nessuno.

Frasi brevi e semplici, uno stile lineare e senza intoppi. Ovviamente come capita sempre con gli autori del nord Europa si può trovare un po’ di difficoltà con i nomi dei personaggi e dei luoghi. Il romanzo scorre veloce sotto gli occhi del lettore, ma le frasi brevi e semplici svalutano un po’ nel complesso il romanzo. Questo accade perché sembra di leggere un libro per ragazzi. Non ci sono giri di parole, frasi lunghe e ben strutturate, ma solo la base della grammatica. Nel complesso, comunque, lo stile è buono e il romanzo è ben riuscito.

Una trama avvincente, personaggi eccezionali, vivi e reali, insieme a una buona storia, rendono il romanzo imperdibile. Anche se non si è letto i romanzi precedenti, lo si può leggere senza nessun problema. L’idea di recuperare un incubo di Joona Linna per far comprendere il perché della separazione dalla famiglia, è un tocco da maestro che rende il libri vincente e avvincente. Un romanzo che consiglio insieme a tutta la saga firmata Lars Kepler

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