Niente – Janne Teller

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Niente – Janne Teller

niente janne tellerTITOLO: Niente

AUTORE: Janne Teller

EDITORE: Feltrinelli

PREZZO: € 8.00 cartaceo; € 4,99 e-book

 

RECENSIONE:

Pierre Anthon, un ragazzino di tredici anni, di punto in bianco decide di lasciare la scuola e sistemarsi sopra un albero di susine perché se niente ha senso, è meglio non far niente piuttosto che qualcosa.

Per dimostrargli che si sta sbagliando, i suoi compagni di classe decidono di creare una catasta del significato: ognuno di loro metterà sulla catasta qualcosa di molto importante.

Il problema è che non saranno i ragazzi stessi a decidere cosa mettere sulla catasta ma i loro compagni, a turno.

All’inizio saranno oggetti semplici, innocenti, materiali ma poi cominceranno a prevalere rabbia e vendetta e le richieste si faranno sempre più pesanti, più impensabili, angoscianti e terribili.

Dalla ricerca del senso della vita, della sua importanza, del suo significato, si giunge alla vendetta per aver dovuto sacrificare qualcosa a cui si teneva davvero molto e da cui non ci si voleva separare.

Una volta letta la trama sapevo a cosa sarei andata incontro. Ero cosciente che Niente di Janne Teller sarebbe stato un libro pesante, bellissimo e allo stesso tempo bruttissimo. Eppure, nonostante questo, non ero abbastanza preparata.

Se dovessi descrivere questo libro con una parola credo che userei SCONVOLGENTE. Si tratta di una storia brevissima e fin da subito ci si ritrova catapultati in questa vicenda paradossale e inverosimile. Janne Teller dice le cose come stanno, è diretta e brutale. Si toccano gli apici della follia e dell’orrore e il lettore non può fare altro che proseguire con la lettura, ne è attirato, il libro è una calamita; per quanto crudele e perverso non riuscirete a fermarvi, anche voi, come gli adolescenti di questa storia, non troverete il coraggio e la forza per dire basta e ne vorrete sapere di più.

Come ho scritto poche righe più su, è un libro inverosimile. Non è fattibile che un ragazzino lasci la scuola e vada a vivere sopra un albero: dove sono gli insegnanti? Dov’è il padre di Anthon?

I ragazzi sono poi abbandonati a se stessi, gli adulti, i divieti, le regole sono inesistenti perfino quando i media scoprono il caso. Eppure, nonostante questi eventi poco credibili, la storia è scritta talmente bene ed è talmente coinvolgente che pur sapendo che queste cose non fattibili, io ho sorvolato. Continuavo a pensare che sì, non può essere ma andiamo avanti, voglio saperne di più.

(C’è una grande differenza tra gli eventi inverosimili di questo libro e gli eventi inverosimili che accadono ne Le luci delle case degli altri di Chiara Gamberale).

Janne Teller è riuscita a fare quelli che molti autori sperano di fare: scrivere un libro per certi versi poco credibile e renderlo vero agli occhi del lettore.

Ritornando alla degenerazione degli eventi, questa escalation è veramente tragica, credetemi. Ogni volta pensavo fosse stato toccato il limite, pensavo che non ci potessero essere richieste peggiori e invece la richiesta successiva in molti casi era ancora più terribile della precedente.

Spesso mi sono ritrovata allibita. I ragazzi non solo si sono rivelati perfidi e senza scrupoli, senza empatia e senza rimorso, vendicativi e rabbiosi, hanno proprio perso il lume della ragione!

Potevano trovare mille modi differenti per convincere Pierre Anthon sul senso e sul significato delle cose invece hanno scelto di agire nel peggiore dei modi. Le intenzioni iniziali erano buone, il pensiero di fondo era buono ma le cose non hanno fatto altro che peggiorare e peggiorare, senza trovare un limite.

[…] il significato era relativo e perciò privo di significato.

Io non posso fare altro che consigliervi questo libro. Certo, preparatevi, è veramente sconvolgente ma nella sua brutalità e crudeltà riuscirete ad apprezzarlo.

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Voi lo avete letto? Cosa ne pensate? Fatemi sapere!

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A presto lettori,

erigibbi

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