One Piece Capitolo 909: qual è il modo giusto per riferirsi al Regno dei Samurai, che ospiterà la prossima saga del manga di Eiichiro Oda?
C’è un po’ di confusione su come tradurre in italiano il nome della location della nuova saga. La Starcomics pare toglierci il dubbio: ha sempre tradotto il termine, nelle citazioni da parte di personaggi incontrati in passato, come Paese di Wa. E personalmente ritengo abbia preso una cantonata. Spieghiamo un po’ la faccenda:
One Piece Capitolo 909: ecco perché è giusto “Wano”
Nell’originale giapponese il toponimo è ワノ国, da leggersi “Wano Kuni”. Il kanji 国, kuni, vuol dire “stato, nazione, terra, paese, mentre i caratteri presenti fanno parte del katakana, un sistema di scrittura su base sillabica; quindi sono semplicemente la trascrizione fonetica di Wano.
Il termine “Wano” è un gioco di parole da parte di Oda: ha infatti l’esatta pronuncia di 和の国, “Paese dell’Armonia”, da leggersi “Wa no Kuni”. Il carattere centrale è una postposizione che indica il complemento di specificazione, ed ha la stessa funzione dell’italiano “di”.
“Wa no kuni” si riferisce al fatto che il nome più antico del Giappone negli antichi testi cinesi non è l’odierno 日本 (Ri4ben3 in cinese, dalla cui pronuncia antica è derivato il giapponese Nihon o Nippon), che vuol dire “Origini del Sole”, ma appunto Wa (倭, in cinese si pronuncia Wo1). Nell’ottavo secolo dopo Cristo qualcuno decise di cambiare il carattere originario, 倭,con 和, che vuol dire appunto “armonia”. Il termine Paese di Wa, o paese dell’armonia, è quindi solo un modo di dire erudito per indicare il Giappone.
Ora, dov’è il problema con One Piece? Nel fatto che Oda non utilizza の, e quindi la particella “di”, ma scrive semplicemente “Wano”, come se fosse un nome proprio. Un giapponese quindi non leggerebbe mai Paese di Wa, ma solamente “Paese Wano”!
Probabilmente la volontà di Oda è stata quella di citare nella maniera più esplicita possibile la sua madrepatria mantenendo però una minima differenza con il mondo reale.
E con ciò direi che questo malloppone di filologia è terminato. Ricapitolando: errato Paese di Wa, a meno che non vogliate citare l’edizione Starcomics, ammissibili Paese di Wano, Regno di Wano, Terra di Wano, Wano, Wano Kuni… basta che ci sia Wano e non Wa.
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One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati
One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.
One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.