One Piece in pausa: scopriamo nel dettaglio i comandanti rivoluzionari

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One Piece in pausa

One Piece in pausa?? Sfruttiamo l’occasione per approfondire nel dettaglio chi sono i quattro comandanti dell’Armata Rivoluzionaria!

Il capitolo 904 di One Piece ci ha portato molte novità e scenari interessanti all’interno dell’opera di Eiichiro-sensei, tuttavia non ci ha preparati a un avvenimento del tutto inaspettato: One Piece in pausa.

Ebbene sì, One Piece questa settimana si è rivelato in pausa. Approfittiamo di questo momento di quiete per ripassare per bene qualche nozione riguardante i comandanti rivoluzionari presentati nell’ultimo capitolo disponibile attualmente in Giappone.

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Se si parla di Rivoluzionari, la doverosa premessa da fare riguarda lo spostamento del quartier generale: da Baltigo a Kamabakka.

Il fatto che Dragon e i suoi si dimostrino tranquilli e poco turbati dall’avvenimento ci fa intuire che quanto accaduto potrebbe non essere qualcosa di totalmente fuori programma. D’altronde, i Rivoluzionari sembrano sapere il fatto loro, come dimostrato anche dal quasi disinteresse per quanto riportato dai giornali che, a conti fatti, per come sono riportati da Morgans, dovrebbero far preoccupare non poco chiunque sia consapevole dei delicati equilibri che regolano il mondo. Già nel capitolo precedente, tuttavia, abbiamo appreso di come i veri pezzi grossi del Nuovo Mondo siano ben consapevoli di quanto i giornali riportino, concretamente parlando, nient’altro che chiacchiere.

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Rivelato che il prossimo obiettivo dei Rivoluzionari sono i Draghi Celesti e che il luogo dello scontro sarà nient’altro che il Reverie, l’evento politico mondiale più importante che esista, ci vengono presentati i quattro comandanti dell’Armata Rivoluzionaria.

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Morley

One Piece in pausa

Morley è un gigante appartenente al gruppo rivoluzionario degli okama ed è il Comandante dell’Armata Occidentale. Il personaggio si dimostra da subito molto singolare, ma è facilmente riscontrabile anche come il primo okama non umano presentatoci e come il primo gigante, probabilmente, fruttato.

I poteri rivelatici sembrano permettergli di modellare il terreno a suo piacimento. Dettagli rilevanti riguardanti questo potere non ci sono palesati, ma è lampante notare la somiglianza con Frutti del Diavolo già visti in precedenza. Richiama infatti due frutti visti da relativamente recente, ovvero l’Ishi Ishi no Mi di Pica e il Sui Sui no Mi di Senor Pink, entrambi visti a Dressrosa. Ricorda inoltre il frutto Chiki Choki del doppiamente collega Inazuma, Rivoluzionario e Okama presentatoci a Impel Down.

Una curiosità interessante riguarda il fatto che Morley potremmo averlo già visto. Dopo Dressrosa, infatti, Doflamingo, in catene, fa un lungo discorso nel quale cita diversi pezzi grossi del mondo. Arrivati alla vignetta che cita i Rivoluzionari, accanto a Dragon, Ivankov e Sabo, è visibile un uomo molto simile a Morley. Se sia lui o meno non è certo, anche in considerazione del fatto che spesso i personaggi presentati fugacemente da Oda non si rivelano necessariamente identici alle versioni effettive.

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Molte curiosità legano il personaggio di Morley. Una di queste riguarda proprio il suo nome, assonante, in giapponese, alla parola “arpione”. Il riferimento è quindi nient’altro che alla sua arma, il tridente-arpione.

Questo nome potrebbe rivelare ulteriori curiosità in futuro, in quanto risulta omonimo dello scienziato Edward Williams Morley. Il fisico statunitense è prevalentemente noto per l’esperimento di Michelson-Morley, che dimostrò l’indipendenza della velocità della luce rispetto all’ipotetico “vento d’etere” e costituì la prima prova forte contro la teoria dell’etere luminifero. Tuttavia, né Morley né Michelson constatarono che l’esperimento negava definitivamente l’esistenza dell’etere.

Non è detto che queste attualmente superflue nozioni possano in futuro legarsi al personaggio. Oda ci ha abituati più volte a fitti collegamenti di citazioni che costituiscono diversi suoi personaggi, ma è altrettanto frequente che i riferimenti rimangano fini a sé stessi. Il tempo ci deluciderà sulla questione.

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Belo Betty

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Belo Betty è il classico personaggio dalle generose forme cui spesso e volentieri Oda ci fa dono, tuttavia il suo carattere ambiguo, in parte correlato ai suoi poteri, la rendono un personaggio intrigante. In aggiunta a ciò, i palesi riferimenti che costellano questo personaggio femminile hanno permesso a Belo Betty di essere apprezzata dai più in poco tempo.

Innanzitutto se ne prende in esame il nome: Betty potrebbe valere da duplice riferimento, rifacendosi alla rivoluzionaria Betty Zane e all’attivista Betty Friedan.

Sulla prima abbiamo poco da dire. Elizabeth “Betty” Zane fu un’eroina della guerra rivoluzionaria sulla frontiera americana – si parla del 1775-83, per intenderci. Oltre al fatto di parlare di rivoluzionari, poco altro risulta interessante. Tuttavia Betty Zane è una figura tuttora studiata e stimata, contando numerosi tributi, molti dei quali derivanti dai discendenti della sua numerosa famiglia.

Betty Friedan, invece, sicuramente più nota di Zane, è la famosa attività che scrisse il saggio La Mistica della Femminilità, illustrando i problemi e i malesseri della comunità femminile degli anni ’60. Friedan spronava le donne a lottare per risolvere un problema che affliggeva tutta l’America e questo ricorda verosimilmente quanto compie Belo Betty all’interno del capitolo di presentazione.

La presenza di Belo Betty nelle fila rivoluzionarie potrebbe rappresentare ragionevolmente una libertà ideologica poco affrontata nel manga di Oda, ma che ammicca coscientemente a una realtà storico-culturale.

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Nonostante la mole di testo, cito solo ora il riferimento maggiormente colto e apprezzato del capitolo: Belo Betty, soprattutto nell’azione di spronare la popolazione di Lulusia, ricorda Marianne, la rappresentazione allegorica della Francia. Molte nazioni si affidano a queste allegorie per antropomorfizzare i propri ideali. I casi più famosi sono senz’altro Zio Sam e la Statua della Libertà, ma anche l’Italia fa uso di tale allegoria nella sua araldica: parliamo dell’Italia Turrita.

In ogni caso, Marianne è principalmente conosciuta come la protagonista de La Libertà che guida il popolo, storico dipinto del 1830 di Eugène Delacroix, attualmente conservato nel Louvre di Parigi.

Lindbergh

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Lindbergh è il mink Comandante dell’Armata Meridionale. In questo caso le curiosità sono più risicate, ma altrettanto sfiziose.

Il nome del personaggio è un riferimento all’aviatore Charles Lindbergh che, tra le tante professioni praticate, ha in comune con il mink il fatto di essere stato anche un inventore.

Charles Lindberg è principalmente noto per aver compiuto la prima traversata aerea dell’Oceano Atlantico senza scali e in solitaria. Ad accompagnare Lindbergh nei suoi voli c’era spesso la gatta Patsy, tanto famosa da avere anche un francobollo dedicato. Patsy potrebbe essere stata adoperata da Oda per decidere a quale specie mink classificare il Comandante Rivoluzionario.

Karasu

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Il Comandante dell’Armata Settentrionale detiene il nome esplicito dei corvi in giapponese: Karasu, appunto. Il nome, tra l’altro, non ci è nuovo, in quanto è apparso nell’episodio 738 della serie animata.

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In Giappone il corvo è un animale piuttosto comune, soprattutto nella sua specie imperiale. Il corvo appare in molte mitologie, spesso associato agli dei del sole. Nella mitologia greca,  ad esempio, il corvo era l’uccello simbolo del dio Apollo, tuttavia era bianco. Dopo che l’animale ebbe riferito, seppur in buona fede, una cattiva notizia al dio, quest’ultimo lo punì con l’annerimento istantaneo del piumaggio. Probabilmente è da questo mito che deriva la concezione del corvo come uccello del malaugurio, anche se esistono comunque versioni successive del mito il corvo che vedono l’animale come spia e messaggero di Ade.

Nella mitologia giapponese non fa eccezione il collegamento col sole, essendo il corvo Yatagarasu l’animale associato ad Amaterasu, dea del sole della religione shintoista. Il corvo funge alla dea da messaggero per gli uomini. Secondo un antico testo, inoltre pare abbia combattuto e ucciso una bestia intenzionata a divorare il sole.

one piece in pausa karasu tengu

Rimanendo nell’ambito mitologico-folcloristico, vi è da ricordare la figura dei Tengu, gli uomini-uccello dal lungo naso. I Tengu dispongono di una vera e propria organizzazione gerarchica, secondo alcune leggende, nella quale figura il Karasu Tengu, molto più simili agli uccelli che agli uomini. Anche qui ritroviamo il ruolo del messaggero, in quanto i Karasu sono i servi e i messaggeri degli Yamabushi Tengu, tengu più umani che uccelli.

Se la maschera da medico della peste rappresenterà un significato futuro o è da ricollegarsi singolarmente ai riferimenti mitici del corvo e del tengu non ci è dato sapere.

One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, serializzato sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 19 luglio 1997. La casa editrice ne raccoglie periodicamente i capitoli anche in volumi formato tankōbon, di cui il primo è stato pubblicato il 24 dicembre. L’edizione italiana è curata da Star Comics, che ne ha iniziato la pubblicazione in albi corrispondenti ai volumi giapponesi il 1º luglio 2001. La storia segue le avventure di Monkey D. Luffy, un ragazzo il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma dopo aver inavvertitamente ingerito il frutto del diavolo Gomu Gomu. Raccogliendo attorno a sé una ciurma, Luffy esplora la Grand Line in cerca del leggendario tesoro One Piece e inseguendo il sogno di diventare il nuovo Re dei pirati

One Piece è adattato in una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation e trasmessa in Giappone su Fuji TV dal 20 ottobre 1999. L’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata All’arrembaggio!, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece. Toei Animation ha prodotto inoltre 11 special televisivi, 13 film anime, due cortometraggi 3D, un ONA e un OAV. Svariate compagnie ne hanno tratto merchandise di vario genere, come colonne sonore, videogiochi e giocattoli.

One Piece ha goduto di uno straordinario successo. Diversi volumi del manga hanno infranto record di vendite e di tiratura iniziale in Giappone. Con trecento milioni di copie in circolazione al 2014 l’opera è il manga ad avere venduto di più al mondo. Il 15 giugno 2015 è entrato inoltre nel Guinness dei primati come serie a fumetti disegnata da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate: oltre 320 milioni.

    

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