Ripercorriamo assieme la storia dei film Pokémon, in attesa del lungometraggio annunciato per il 13 luglio 2018
In attesa dell’uscita nelle sale cinematografiche giapponesi del film Pokémon: La Storia di Tutti, riviviamo assieme tutti i lungometraggi distribuiti sul noto brand di mostriciattoli tascabili. Questa è la volta del terzo film , Pokémon 3: The Movie.
Pokémon 3: L’Incantesimo degli Unown è il terzo lungometraggio della serie animata Pokémon. Per quanto gli Unwon siano di fatto gli unici Pokémon rari all’interno del film, in originale il titolo richiama il personaggio di Entei (Pocket Monsters the Movie – Emperor of the Crystal Tower: Entei, ufficialmente conosciuto come Lord of the Unknown Tower).
Il film vide luce nelle sale cinematografiche giapponesi l’8 luglio 2000, mentre in Italia arrivò il 25 maggio 2001 (più di un mese dopo la messa in onda americana).
Il lungometraggio è preceduto dal corto Pikachu & Pichu.
LA STORIA
Con questo terzo film si riprendono molti elementi sfruttati nel primo lungometraggio, a cominciare da una solida introduzione.
Lo studioso Hale, una volta allievo del Professor Oak, scompare durante le ricerche dei misteriosi Pokémon Unown. La figlia Molly rimane quindi “orfana” di padre e di madre (che di fatto sono scomparsi, non morti).
Gli Unown trovano accesso alla villa di Hale, riconoscendo nella figlia Molly un grande potenziale psichico che sfrutteranno per dar vita a ogni fantasia e desiderio della bambina.
Ash e i suoi amici si ritroveranno coinvolti nel misterioso fenomeno di cristallizzazione che ha colpito Greenfield, apparentemente legato alla comparsa del Leggendario Entei.
MITI E LEGGENDE
Apprendere da subito che l’Entei presente nel film non è il reale Pokémon leggendario, bensì un costrutto psichico degli Unown, ci permette di notare molti elementi veramente curiosi.
Innanzitutto, il film viene pervaso da un filo di realismo nella concezione dei Pokémon leggendari (o rari). Chi segue la serie animata si sarà ritrovato spesso a osservare i Pokémon delle leggende nell’esatta forma con cui vengono rappresentati o descritti, smorzando il fascino a chi si domanda come sia possibile una tale precisione di informazioni se i Pokémon in questione sono estremamente rari e, il più delle volte, legati a leggende (quindi non necessariamente esistono). È una cosa da poco; chi fruisce di storie con componenti fantasy non si pone questo genere di domande, o meglio trova superfluo rispondere.
Questo film Pokémon si impreziosisce del fatto che le creature rare presenti nella storia non corrispondono esattamente alle forme raffigurate su pitture o illustrazioni.
Sugli Unwon esiste una sorta di culto, quindi è possibile che in passato siano stati visti. Le mura dei siti in cui vengono studiati presentano però forme non propriamente accurate di questo tipo di Pokémon, addirittura forme inventate.
Da quanto vediamo sul computer del Professor Oak, Entei è raffigurato nel mondo con forme non accurate o del tutto stilizzate. Noi sappiamo per certo che Entei ha esattamente le sembianze del personaggio presente nel film, ma solo perché seguiamo il brand dei Pokémon. Nella narrazione, Entei ha quelle sembianze solo perché la piccola Molly crede sia fatto così, riprendendo la forma presente nei libri che sfogliava col padre. E questo accade a Entei come a tutto ciò che che proviene dalle fantasie di Molly.
Anche ragionando sul Pokémon in sé, Entei presenta abilità strettamente legate alla mente di Molly e al tipo Psico degli Unown piuttosto che quelle che dovrebbe avere in quanto Pokémon di tipo Fuoco. Questo sempre perché Molly non è a conoscenza dei poteri del Pokémon (come, in teoria, non dovrebbero sapere neanche il resto dei personaggi).
ENTEI, UN PADRE
Il Pokémon, come detto, proviene dalle fantasie di Molly. Entei rappresenta nientemeno che la figura del padre scomparso, immaginato su un piano emotivo e non visivo.
Entei inizia a sviluppare una percezione propria del mondo basata sempre sui pensieri di Molly. Per questo motivo Entei non è una semplice immagine illusoria tanto quanto non è il vero Entei; diviene un personaggio a tutto tondo.
I pensieri di Molly, tuttavia, non sono altro che la percezione che ha lei del mondo in quanto bambina. Infatti, per quanto Entei sia a tutti gli effetti il padre (meno che nella forma), il Pokémon si comporta in maniera ossessiva, esagerando completamente il ruolo che ricoprirebbe Hale in quanto padre. Questo perché Molly non è a conoscenza dei compromessi e delle limitazioni che i genitori suggeriscono ai propri figli per educarli, di conseguenza Entei non è in grado di suggerire delle strade da percorrere a Molly, bensì le spiana direttamente tutte quelle vuole. Almeno finché il Pokémon non comincia a relazionarsi anche con altre persone al di fuori di Molly.
Per questi motivi il personaggio di Delia, la madre di Ash, è una figura chiave all’interno della storia.
I PERSONAGGI
In realtà Delia Ketchum assurge ai propri ruoli solo perché è di fatto un genitore, ma poco ci viene mostrato di veramente incisivo.
Nonostante questo, tutto il cast secondario si comporta estremamente bene. In questo film vi è un messaggio che lega tutti indistintamente, per questo i personaggi si muovono in maniera omogenea.
Per quanto riguarda Misty c’è poco da dire, d’altronde è stata giù utilizzata nei film precedenti e mantiene sul livello il proprio ruolo.
La vera sorpresa è Brock, che lascia da parte tutti i comportamenti macchiettistici che ha evoluto all’interno della serie animata e si ripropone così come lo abbiamo conosciuto a Pewter City. Non cade vittima della solita gag appena vede Molly adulta (probabilmente per buon gusto degli sceneggiatori) e ci dona un incontro Pokémon.

Il Team Rocket non ha ruoli simili a quello avuto nello scorso film (unici personaggi che si salvavano all’interno del secondo lungometraggio), ma si fanno protagonisti di diversi momenti comici che ben smorzano la narrazione principale. Li vediamo ancora una volta aiutare Ash, sempre seguendo una loro personale logica, ma non si immischiano mai attivamente all’interno della storia.
Tutti i personaggi aiuteranno Molly a comprendere che vi è tutto un mondo da vivere e che è inutile rifugiarsi nei sogni e nei ricordi dei genitori scomparsi.
I NEMICI DOVE SONO?
Nonostante lo scontro tra Ash ed Entei doni particolari gioie e sorprese ai fan della serie animata, spetta a Molly placare il leggendario Pokémon. È la bambina la fonte primaria di forza di Entei.
Per via della sua particolare natura, è difficile considerare Entei un villain. Il Pokémon non è altro che lo sviluppo di una situazione. Difatti, quando le circostanze verranno sbrogliate sarà il primo a difendere la nuova concezione di Molly, creata per l’appunto da quelli che dovrebbero essere i suoi nemici: Ash & Co.
Gli Unown sono stati gli artefici di questi avvenimenti e hanno sfruttato le sofferenze di Molly per la scomparsa del padre per generare una forte quantità di energia psichica. Con le nuove consapevolezze della bambina, che le aprono innumerevoli strade per il futuro, i Pokémon perdono totalmente il controllo dell’energia psichica nonché emotiva. Il perché del loro comportamento non è del tutto chiaro ed è lasciato a sé come uno dei tanti misteri riguardanti gli Unown. Di conseguenza, gli Unown ragionano semplicemente seguendo il proprio istinto di Pokémon. Relegarli a ruolo di villain sarebbe come giudicare il leone il cattivo in un documentario sulle gazzelle, o la natura in un film catastrofico.

I PRIMI APPUNTI
Come spesso capita, la storia del lungometraggio non è stata concepita direttamente così come la conosciamo oggi. Varie sono state le modifiche apportate e non tutte facilmente confermabili.
In una prima stesura, Unown ed Entei non erano i protagonisti. Secondo quanto affermato da Takeshi Shudo, autore della serie animata durante la realizzazione del lungometraggio, il film avrebbe ripercorso la scoperta di un fossile. Il fossile, tuttavia, non sarebbe stato di Pokémon, come potremmo immaginare, ma di un vero e proprio dinosauro.
Queste informazioni sono state rivelate anni dopo sul blog dello stesso Shudo. L’idea iniziale era quella di affrontare una delle domande cardini all’interno della serie animata: i Pokémon corrispondono ai nostri animali o ne sono la sostituzione fantastica?
Questa domanda ricorreva spesso, soprattutto perché, per varie disattenzioni, nei primi episodi della serie animata erano soliti comparire veri e propri animali o riferimenti diretti ad essi. Shudo si interrogava sul perché Pokémon e animali generassero tali dubbi, mentre altre forme di vita, come le piante, non venivano prese in considerazione.
Uno dei motivi principali per cui si pensò a questa storia, tuttavia, era che erano finiti i Pokémon su cui lavorare. Con i suoi 151 Pokémon, la prima generazione aveva terminato il materiale interessante su cui lavorare a un ambizioso film. Proprio per questo, appena venne ufficializzata una seconda stagione il soggetto del film cambiò radicalmente.
CONCLUSIONI
Pokémon 3 – L’incantesimo degli Unown si presenta come una fiaba, una storia che rimane fedele e rispettosa del proprio pubblico di riferimento. Un risultato ben superiore a quello ottenuto per il secondo film, un insuccesso artistico riconosciuto anche dai produttori che, con questo terzo lungometraggio, non volevano imbattersi in un ciclo che puntasse al ribasso. Fortunatamente, l’impegno ha portato notevoli frutti.
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