Ripercorriamo assieme la storia dei film Pokémon, in attesa del lungometraggio annunciato per il 13 luglio 2018
In attesa dell’uscita nelle sale cinematografiche giapponesi del film Pokémon: La Storia di Tutti, riviviamo assieme tutti i lungometraggi distribuiti sul noto brand di mostriciattoli tascabili. Prosegue il nostro viaggio con Pokémon 4Ever.
Pokémon 4Ever è il quarto lungometraggio dedicato al brand dei Pokémon. Conosciuto principalmente con tale nome, il film è stato distribuito in Giappone il 7 luglio 2001 con il titolo Pokémon The Movie – Celebi: Encounter Beyond Time, ufficialmente conosciuto come Celebi: a Timeless Encounter. In America, invece, il film ha visto la luce l’11 ottobre 2002 con il titolo Pokémon 4Ever – Celebi: The Voice of the Forest. In Italia si sono attesi ben tre anni dalla distribuzione originale, venendo rilasciato il 3 marzo 2004.
Il lungometraggio è stato distribuito assieme a Il nascondino di Pikachu, cortometraggio non presente nell’edizione home video italiana.
LA STORIA
Lungo il viaggio per la regione di Johto, Ash e compagni si recano ad Arborville, dove verranno a sapere delle leggende locali. Inoltre verranno coinvolti nella missione di Sam, un misterioso ragazzino che proviene dal passato e che è intenzionato a proteggere Celebi, Pokémon leggendario in grado di viaggiare nel tempo, da dei pericolosi bracconieri.
A differenza del primo e del terzo lungometraggio, non sono né la storia né i personaggi a colpire particolarmente. Le vicende non riprendono nulla che non sia stato trattato nella serie animata, dal bracconaggio al rapporto tra uomo e Pokémon. Anche la minaccia è interpretata nientemeno che dal Team Rocket.
Insomma, veramente nulla di speciale se non fosse per la cura del ritmo e delle animazioni, atte prevalentemente a mostrarci al meglio i Pokémon nei loro ambienti naturali.
I POKEMON E I LORO HABITAT
Dai piccoli scorci di città alle foreste più selvagge, vengono messi su schermo una quantità impressionante di Pokémon. Solo delle comparse, ma gestite in maniera tale da illustrarci appieno il mondo Pokémon nei suoi aspetti più naturali. Difatti, poche volte siamo stati abituati a questa visione del mondo Pokémon, sempre più focalizzati su quello che è invece il concetto di società Pokémon instaurato dall’uomo.
Questa visione del mondo ci è facilitata dalla presenza di Sam, il ragazzo venuto dal passato. Infatti, provenendo da un periodo antecedente alla attuale società Pokémon, il ragazzo è abituato a interagire in maniera più basilare con la natura che lo circonda. Ci mostra i primi rudimenti di Pokéball e la sua incredibile capacità di disegno sfruttata per realizzare una sorta di Pokédex manuale.
Con questo film si avrà modo di vedere una quantità incredibile di Pokémon interagire tra loro e le loro reazioni al passaggio dell’uomo. Per fare un singolo esempio, non è cosa di tutti giorni vedere un Pinsir particolarmente schivo, di solito raffigurato aggressivo per esigenze di trama.
Essendo un film dedicato esclusivamente ai fan della serie – lo si evince già dai primi minuti introduttivi – risulta particolarmente gradita la scelta eseguita per i Pokémon più rilevanti all’interno della storia.
Dai Pokémon protagonisti, infatti, vengono affrontati un Pokémon per nuova tipologia introdotta – Sneasel, di tipo Buio (e Ghiaccio), e Scizor, di tipo (Coelottero e) Acciaio – e il cosiddetto pseudo-leggendario di generazione, Tyranitar (tra l’altro anch’esso di tipo, oltre che Roccia, Buio). I tipi Buio e Acciaio, infatti, sono stati introdotti solo nella Seconda Generazione, il secondo gruppo di giochi rilasciato proprio due anni prima dalla realizzazione del film.
COMPARTO TECNICO
Il comparto tecnico di un film dei Pokémon è un argomento superfluo, con piccoli alti e bassi accettabili in una produzione qualitativamente nella media. In questo caso, però, è doverosa una menzione all’uso della computer grafica che influisce notevolmente sulla godibilità generale.
Gli effetti grafici non sono nuovi nelle produzioni cinematografiche dei Pokémon. Già nei primi due film si hanno dei vistosi esempi di computer grafica che avevano il modesto compito di sostenere gli effetti tradizionali e dare un tocco di maestosità a determinate sequenze. In più non era raro vedere modifiche in computer grafica nelle edizioni in DVD dei film.
Un punto pregevole lo si ottiene con il terzo film, L’Incantesimo degli Unown (ne parliamo QUI). In questo caso, oltre all’utilizzo classico, si è deciso di contestualizzare maggiormente la computer grafica adoperandola per la realizzazione dei misteriosi Unown, della loro dimensione e di quanto ne era strettamente legato. La computer grafica delineava quindi i contorni di un mondo arcano.
Questo quarto lungometraggio sembra fare inizialmente un uso molto modesto delle animazioni digitali, andando ad aiutare maggiormente l’interazione dei Pokémon con la natura. Una mossa che giova notevolmente all’obbiettivo documentaristico del film, nonché alle dinamiche battaglie tra Pokémon.
È quasi ironico come, nel momento in cui la natura viene corrotta dall’uomo, la computer grafica inizi a prendere il sopravvento su ogni aspetto del film, regalandoci sequenze di dubbio gusto che mal accompagnano il disegno tradizionale.
Fortunatamente ci si riprende sul finale.
LE SCENE AGGIUNTIVE
Il film è l’unico a contenere scene aggiuntive animate appositamente per il pubblico occidentale.
Secondo il curatore dell’edizione inglese in DVD, l’eclatante rivelazione finale è confusionaria, non chiarendo esplicitamente l’oggetto della questione. Viene spiegato che la versione originale è un metodo alquanto tipico utilizzato in Giappone per risolvere un mistero o fare una grossa rivelazione. Per ovviare a questa incomprensione che avrebbe certamente colpito gran parte degli spettatori occidentali, è stata realizzata appositamente per noi anche la sequenza finale. Nella versione occidentale venne incluso, inoltre, il doppiaggio del prologo originariamente creato per Pokémon Heroes, il quinto film della serie.
Discutere delle scene aggiuntive sarebbe una grande beffa verso chi il film non l’ha mai visto, tuttavia è da citare la sequenza in cui il Team Rocket cerca di afferrare una pesca da un ramo mentre si trovano sul mecha di Vicious, il Predatore Mascherato, vero antagonista del film.
Tale sequenza mette in risalto le enormi differenze tra l’amato trio e il loro collega, già osservabili in diverse scene. Se Vicious organizza un piano per accumulare potere e sovvertire nientemeno che Giovanni, il capo del Team Rocket, Jesse, James e Meowth non si lasciano scappare l’occasione di azzuffarsi per un frutto.

Pokémon 4Ever racconta una storia semplice, ma che mette in risalto il meglio del mondo Pokémon. Il film, purtroppo, cade vittima del pregio di cui si fa vanto nella prima parte. Un enorme difetto che i fan della serie potranno certamente perdonare in nome dell’intero film.
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