Amicizia e effetto nostalgia in Pokémon – Scelgo te!

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Pokémon – Scelgo Te! Vent’anni di successo

Pokémon – Scelgo te! (劇場版ポケットモンスター キミにきめた! Gekijōban Poketto Monsutā Kimi ni kimeta), scritto da Shōji Yonemura e diretto da Kunihiko Yuyama, è il ventesimo film basato sul celeberrimo anime.
Previsto in Italia solo nelle giornate del 5 e 6 novembre come evento speciale, il lungometraggio ha ricevuto un’accoglienza calorosa non solo in Giappone ma anche nel resto del mondo.
Dopotutto si tratta di un fenomeno pop che non smette mai di incantare grandi e piccini: come vi avevamo raccontato qui, anche Netflix ci crede.

La trama

Il lungometraggio parte come il primo episodio dell’anime. Ash Ketchum di Biancavilla, dopo una notte passata a rimuginare sulla scelta del suo primo Pokémon, si sveglia tardi ed è costretto a prendere l’ultimo rimasto, il capricciosissimo Pikachu.
Nonostante le difficoltà del viaggio e le iniziali ritrosie di Pikachu, Ash è determinato nel realizzare il suo sogno: diventare il più grande maestro di Pokémon.

Dopo una lotta particolarmente dura contro un branco di Spearow, Ash riceve un segno che lo spinge a continuare verso la sua strada: in cielo appare il leggendario Ho-Oh che gli lascia in dono una splendida piuma arcobaleno. In quel momento Ash capisce che deve cercarlo e sfidarlo, se vuole davvero realizzarsi come allenatore.

Le sorprese però non sono finite: nel tentativo di catturare un altro leggendario, Entei, Ash incontra Amina, figlia di una famosa allenatrice di Duefoglie, e Sami di Rupepoli, intenzionato a diventare un professore Pokémon. Nel corso del viaggio non solo incontrano altri due leggendari, Suicune e Raikou, ma anche tantissimi altri esemplari di Pokémon che si legano a loro, come l’indifeso Charmander, abbandonato dal suo precedente allenatore.

Pokémon, un amore che dura da generazioni

Ash, si sa, è destinato a diventare un grande maestro di Pokémon.
Ma potrebbe davvero riuscirci senza l’aiuto dei suoi amici e soprattutto di Pikachu?
Il punto focale dell’intero film è proprio il rapporto tra i due, il legame profondo che li unisce e che va oltre la realtà delle cose.
Una vita senza Pikachu potrebbe davvero essere tale per Ash? Il film risponde anche a questa domanda facendo un uso sapiente dell’effetto nostalgia (c’è anche il Team Rocket!), che ha saputo commuovere noi “vecchi” spettatori e appassionare i più piccoli, le nuove generazioni di allenatori di Pokémon che, ne abbiamo la certezza, non spariranno dalle scene troppo presto.

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