La recensione di The Terror, la serie prodotta da Ridley Scott in onda ogni lunedì su Amazon Prime Video.
La scioccante morte dello scorso episodio ci offre l’opportunità di osservare la vita britannica molti anni dopo quella vista nei flashback dei marinai intrappolati tra i ghiacci del nord.
Lady Jane è ignara della perdita che dovrebbe affliggerla e affronta con fiuto e acume il maschilismo della società in cui vive. Il gran numero di ufficiali che accolgono la sua visita non fanno che confermare le taglienti parole di Lady Jane, affermando inoltre che l’ottimismo che solo ora viene riconosciuto nei confronti di Sir John Franklin non potrà scaldare né lui né tutti gli altri uomini che proprio in quel momento vivono la loro sfida più grande.
Parole di tenacia, incoraggiamento e sostegno quelle che udiamo, ma noi spettatori siamo ben consapevoli di quanto queste si addicano ormai a un discorso funebre.
Poco basta a presentare dei personaggi interessanti, consci dei propri ruoli. Questo trattamento viene riservato anche a Fitzjames che, con due navi e un capitano scomparso, avrebbe potuto tranquillamente contrastare a livello politico il sopraggiunto Crozier; anche consapevole della disapprovazione di Sir John nei confronti del piano dell’attuale capitano in carica. Invece, quello che ci si presenta è un personaggio ben più ragionevole di quanto potessimo aspettarci e che preferisce comprendere la natura delle scelte di Crozier. Non un atto di fedeltà nei confronti dell’uomo, che ora riversa in uno stato pietoso e quasi del tutto contrapposto alla fermezza con cui ci venne presentato. Decisamente gradevole il gioco con cui le bottiglie di rum danzano sul tavolo di Crozier.
Il motivo di tanto malumore risiede nei ricordi più infelici condivisi con l’amata Sophia, memorie di rinnovato peso dopo le parole che Franklin, zio della ragazza, gli ha riservato prima di morire.
La morte di altri uomini non impedisce al capitano Crozier di infliggere all’equipaggio delle punizioni corporali di egual brutalità di quanto decantato per le tradizioni delle popolazioni locali.
Cornelius Hickey, a dispetto di quanto pattuito dagli alti ufficiali, prende la solida iniziativa di catturare Lady Silence con le accuse di aver praticato – a quanto dice – atti di stregoneria nei confronti dell’orso che si aggira per le zone.
La punizione del ragazzo sarà esemplare e la sua rivelata promiscuità – intollerabile ai tempi – non permetterà a nessuno, se non al solo spettatore, di provare pietà o indignazione per le trenta scudisciate che piovono sulle sue natiche.
La serie The Terror mantiene alta la sua validità, dimostrando un’eleganza tecnica di tutto rispetto ma soprattutto una intelligente sceneggiatura atta a far risaltare i suoi personaggi attraverso le imperfezioni che li caratterizzano. Personalità unite da circostanze naturali ma che si rivelano terribilmente sole, desiderosi di far valere i propri istinti vitali in una landa desolata che non ne offre opportunità.
In questi scenari, risaltano le figure degli uomini di scienza attratti e curiosi dalle meraviglie che quelle terre possono offrire. Goodsir cercherà di creare intesa con Lady Silence, mentre gli altri medici dell’equipaggio sottolineeranno le proprie nature al cospetto dei brutali spettacoli di cui finora hanno potuto godere.